La nuova annata realizza al meglio l’idea di complessità ed eleganza che Donnafugata sogna per il suo grande vino rosso
Il Mille e una Notte di Donnafugata, annata 2008, è per l’azienda fonte di orgoglio poiché rappresenta al meglio la complessità e l’eleganza che contraddistinguono, sin dalla sua prima annata il 1995, questo grande vino rosso.
Scorrendo gli appunti del 2008, si è parlato di vendemmia a 5 stelle, soprattutto per i vitigni a bacca rossa come il Nero d’Avola, principe degli autoctoni siciliani, varietà prevalente del Mille e una notte. Un’annata meno piovosa e con temperature leggermente più alte, senza picchi eccessivi. A fine agosto, 43 mm di pioggia ed un abbassamento delle temperature hanno consentito alle viti di non soffrire lo stress idrico e di continuare al meglio i processi di maturazione. La resa in vigna, grazie ai diradamenti, come sempre è stata molto bassa: 800 gr. per pianta.
“E’ l’uva che si raccoglie alla fine di un anno intenso di lavoro che fa la differenza, è lì che dobbiamo ricondurre ogni nostro pensiero per trovare l’origine della qualità – ci dice col sorriso Antonio Rallo -. E’ nel vigneto che si costruisce la qualità, poi il lavoro in cantina deve conservare ciò che la natura ci ha dato. E questo 2008 sarà un’annata da ricordare: esemplare per il Mille e una Notte”.
Nel bicchiere, il Mille e una Notte 2008 offre un bouquet avvolgente, con una trama di sentori che spaziano dallo speziato al fruttato. Ampio e complesso, dal tannino carezzevole, può evolvere positivamente almeno per altri 15 anni.
“A mio parere il 2008 è, ad oggi, la migliore annata – continua Antonio – e la qualità di quelle precedenti testimonia lo sviluppo di quel progetto che mio padre e Giacomo Tachis avevano immaginato sin dall’inizio. La ricerca dell’eccellenza è un cammino che si raggiunge vendemmia dopo vendemmia, in un crescendo di sensibilità tecnica e conoscenza: non è un risultato scontato ed è sempre migliorabile”.
Il Mille e una Notte è uno dei vini simbolo di Donnafugata. Un’elegante interpretazione del territorio che contribuisce all’immagine del vino siciliano nel mondo. Il suo nome lo deve a Gabriella Anca Rallo che rivoluziona le regole del tempo e realizza un’etichetta d’avanguardia catturando il fascino de “Le Mille e una Notte” in un cielo d’oriente stellato che abbraccia il Palazzo di Donnafugata. Luogo di alcune scene del Gattopardo e dimora preferita del suo autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Mille e una Notte è un vino che ama la letteratura, ma anche la musica. Per goderlo in tutte le sue sfumature potete abbinarlo alle note di una ballad jazz o dei notturni di Chopin. Per l’abbinamento vino e cibo si va dai piatti elaborati di carni rosse, maiale o agnello ai piatti saporiti di pesce al forno o stufato, senza dimenticare il cioccolato fondente di qualità.
Un vino, con una personalità internazionalmente riconosciuta, che racconta passione, forza e coerenza produttiva. Un’immagine da favola ed un cielo da “Mille e una Notte” pieno di stelle e ricco di promesse.
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