Il Passito di Pantelleria di Donnafugata è tra i più richiesti alla kermesse veronese; un’icona dell’enologia italiana nel mondo, per la critica ed il pubblico. Cinque diverse annate in assaggio tra Opera Wine e lo stand dell’azienda.
Trade, giornalisti e appassionati presenti a Verona pianificano con cura eventi e degustazioni da non mancare; tra questi vi è un assaggio in programma sull’agenda dei più, ed è quello del Ben Ryé, vera tappa obbligata di Vinitaly.
Si comincia con Opera Wine sabato 9 aprile al Palazzo della Gran Guardia, dove insieme al meglio del vino italiano selezionato da Wine Spectator, vi sarà il Ben Ryé dell’annata 2010.
Il 10 aprile si apriranno poi i cancelli della Fiera per il 50° Vinitaly, un traguardo importante che sarà sottolineato dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; e da questo momento Ben Ryé sarà richiestissimo – come da anni a questa parte – con oltre 100 bottiglie stappate ogni giorno, un vero record per un vino dolce.
Di questo vino icona dell’eccellenza italiana, allo stand Donnafugata(padiglione 2) saranno presenti altre quattro annate: 2005, 2008 edizione limitata, 2013 e 2014. L’azienda siciliana vuole così gratificare operatori e appassionati per i quali Ben Ryé è un vino del cuore che risponde al desiderio di un assaggio esclusivo, unico e memorabile.
Un successo che mette d’accordo anche i critici: “un vino da knock-out” per Monica Larner di Wine Advocate che ha recentemente raccontato la longevità del Ben Ryé attraverso una verticale di 22 annate; “un vino che ti gioca lo scherzo di essere allo stesso tempo super-concentrato e leggiadro” secondo Ian d’Agata su Vinous; “sole e albicocche” per Luca Gardini che lo ha inserito nella sua Top 50 vini del mondo così come pochi anni fa Wine Enthusiast lo ha inserito nella propria Top 100; menzioni e riconoscimenti anche sui siti di Jancis Robinson e James Suckling, che tutti insieme permettono di inserire il Ben Ryé ai vertici dei vini dolci del mondo insieme ai migliori Sauternes francesi, Tokaj ungheresi e Icewine.
“A Pantelleria – afferma Antonio Rallo winemaker dell’azienda di famiglia – siamo impegnati su 68 ettari di vigneto, dislocati in 14 differenti contrade; la vigna è coltivata su terrazzamenti, con il tipico sistema dell’alberello pantesco, dichiarato da poco più di un anno patrimonio Unesco; il passito Ben Ryè è un simbolo di viticultura eroica così come di un processo produttivo di sapiente artigianalità: appassimento naturale dell’uva fresca su graticci, sgrappolatura manuale dell’uva passa e vinificazione condotta a regola d’arte. Il Ben Ryé è frutto di un fare sartoriale che porta la massima espressione del territorio nel bicchiere ed è capace di convincere e rendere felici chi lo assaggia. Un vino di cui siamo orgogliosi e che ripaga le nostre fatiche.”
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